[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742.APOLOGIA DI SOFOCLE bio ch'egli proviene dalla diversa Disposizione,ch'abbiamo circa l'ardire ed il timore. Ove il languor de spiriti disponga al timore, a mesura che cresce questa passione, piu si ristringono le vie, per cui essi hanno il lor moto; onde piu facilmente restano sorpresi ed oppressi da quello stupore dal quale nasce l'abbatimento dell' animo, e lo sgomento, ch'ha talor resa amabile la mor- te. Il contrario avviene ne' temperamenti atti all' ardire; perche avendo questo una comune ori- gine con la speranza, colui ch'inclina ad un' af- fetto, sentesi portato anche all' altro; pero si leg- ge nel 2. della Rettorica d'Aristotele to te elpi- zein agathon ti targaleon esi; avendo egli osser- vata la loro ordinaria corrispondenza, della qua- le rende appieno raggione Cartesio nel trattato delle passioni. Quinci e sovente avvenuto, che s'e preso un affetto per l'altro, come fece Ora- zio, da cui la turba de giganti, che da l'assalto al cielo, viene chiamata fida Juventus. Per tan- to ad Edippo il cui carattere e d'ardito, qualor anche avesse tutti i mottivi di Giocasta conver- rebbe forse il lusingarsi, ed a questa giusta il co- stume timido delle donne l'abbatersi. Una altra taccia qui s'impone a Sofocle perche tizia
APOLOGIA DI SOFOCLE bio ch’egli proviene dalla diverſa Diſpoſizione,ch’abbiamo circa l’ardire ed il timore. Ove il languor de ſpiriti diſponga al timore, a meſura che creſce queſta paſſione, piu ſi riſtringono le vie, per cui eſſi hanno il lor moto; onde piu facilmente reſtano ſorpreſi ed oppreſſi da quello ſtupore dal quale naſce l’abbatimento dell’ animo, e lo ſgomento, ch’ha talor reſa amabile la mor- te. Il contrario avviene ne’ temperamenti atti all’ ardire; perche avendo queſto una comune ori- gine con la ſperanza, colui ch’inclina ad un’ af- fetto, ſenteſi portato anche all’ altro; peró ſi leg- ge nel 2. della Rettorica d’Ariſtotele το τε ἐλπι- ζειν ἀγαϑον τι ταργαλεον ἐςι; avendo egli oſſer- vata la loro ordinaria corriſpondenza, della qua- le rende appieno raggione Carteſio nel trattato delle paſſioni. Quinci e ſovente avvenuto, che ſ’é preſo un affetto per l’altro, come fece Ora- zio, da cui la turba de giganti, che da l’aſſalto al cielo, viene chiamata fida Juventus. Per tan- to ad Edippo il cui carattere é d’ardito, qualor anche aveſſe tutti i mottivi di Giocaſta conver- rebbe forſe il luſingarſi, ed a queſta giuſta il co- ſtume timido delle donne l’abbaterſi. Una altra taccia qui s’impone a Sofocle perche tizia
<TEI> <text> <body> <div n="1"> <p> <pb facs="#f0070" n="68"/> <fw place="top" type="header"> <hi rendition="#aq"> <hi rendition="#b">APOLOGIA DI SOFOCLE</hi> </hi> </fw><lb/> <hi rendition="#aq">bio ch’egli proviene dalla diverſa Diſpoſizione,<lb/> ch’abbiamo circa l’ardire ed il timore. Ove il<lb/> languor de ſpiriti diſponga al timore, a meſura<lb/> che creſce queſta paſſione, piu ſi riſtringono le<lb/> vie, per cui eſſi hanno il lor moto; onde piu<lb/> facilmente reſtano ſorpreſi ed oppreſſi da quello<lb/> ſtupore dal quale naſce l’abbatimento dell’ animo,<lb/> e lo ſgomento, ch’ha talor reſa amabile la mor-<lb/> te. Il contrario avviene ne’ temperamenti atti all’<lb/> ardire; perche avendo queſto una comune ori-<lb/> gine con la ſperanza, colui ch’inclina ad un’ af-<lb/> fetto, ſenteſi portato anche all’ altro; peró ſi leg-<lb/> ge nel 2. della Rettorica d’Ariſtotele το τε ἐλπι-<lb/> ζειν ἀγαϑον τι ταργαλεον ἐςι; avendo egli oſſer-<lb/> vata la loro ordinaria corriſpondenza, della qua-<lb/> le rende appieno raggione Carteſio nel trattato<lb/> delle paſſioni. Quinci e ſovente avvenuto, che<lb/> ſ’é preſo un affetto per l’altro, come fece Ora-<lb/> zio, da cui la turba de giganti, che da l’aſſalto<lb/> al cielo, viene chiamata fida Juventus. Per tan-<lb/> to ad Edippo il cui carattere é d’ardito, qualor<lb/> anche aveſſe tutti i mottivi di Giocaſta conver-<lb/> rebbe forſe il luſingarſi, ed a queſta giuſta il co-<lb/> ſtume timido delle donne l’abbaterſi.</hi> </p><lb/> <p> <hi rendition="#aq">Una altra taccia qui s’impone a Sofocle perche<lb/> moſtri obliare, che il ſoggetto della tragedia é la<lb/> vendetta della morte di Laio, introducendo Edip-<lb/> po a porre ogni ſua cura nel ricercare la propria<lb/> origine. Se ſoggetto della favola ſi chiama il prin-<lb/> cipale ſuo ſcopo, queſto certo é la riccognizione<lb/> d’aver comeſſo coſa orribile; che ſ’ella conſiſte<lb/> nello ſcoprimento d’avere ucciſo il padre, e ſpo-<lb/> ſata la madre; come puo dirſi fuori del ſoggetto,<lb/> che Edippo cerchi di cui ſia figlivolo; cioé la no-</hi><lb/> <fw place="bottom" type="catch"> <hi rendition="#aq">tizia</hi> </fw><lb/> </p> </div> </body> </text> </TEI> [68/0070]
APOLOGIA DI SOFOCLE
bio ch’egli proviene dalla diverſa Diſpoſizione,
ch’abbiamo circa l’ardire ed il timore. Ove il
languor de ſpiriti diſponga al timore, a meſura
che creſce queſta paſſione, piu ſi riſtringono le
vie, per cui eſſi hanno il lor moto; onde piu
facilmente reſtano ſorpreſi ed oppreſſi da quello
ſtupore dal quale naſce l’abbatimento dell’ animo,
e lo ſgomento, ch’ha talor reſa amabile la mor-
te. Il contrario avviene ne’ temperamenti atti all’
ardire; perche avendo queſto una comune ori-
gine con la ſperanza, colui ch’inclina ad un’ af-
fetto, ſenteſi portato anche all’ altro; peró ſi leg-
ge nel 2. della Rettorica d’Ariſtotele το τε ἐλπι-
ζειν ἀγαϑον τι ταργαλεον ἐςι; avendo egli oſſer-
vata la loro ordinaria corriſpondenza, della qua-
le rende appieno raggione Carteſio nel trattato
delle paſſioni. Quinci e ſovente avvenuto, che
ſ’é preſo un affetto per l’altro, come fece Ora-
zio, da cui la turba de giganti, che da l’aſſalto
al cielo, viene chiamata fida Juventus. Per tan-
to ad Edippo il cui carattere é d’ardito, qualor
anche aveſſe tutti i mottivi di Giocaſta conver-
rebbe forſe il luſingarſi, ed a queſta giuſta il co-
ſtume timido delle donne l’abbaterſi.
Una altra taccia qui s’impone a Sofocle perche
moſtri obliare, che il ſoggetto della tragedia é la
vendetta della morte di Laio, introducendo Edip-
po a porre ogni ſua cura nel ricercare la propria
origine. Se ſoggetto della favola ſi chiama il prin-
cipale ſuo ſcopo, queſto certo é la riccognizione
d’aver comeſſo coſa orribile; che ſ’ella conſiſte
nello ſcoprimento d’avere ucciſo il padre, e ſpo-
ſata la madre; come puo dirſi fuori del ſoggetto,
che Edippo cerchi di cui ſia figlivolo; cioé la no-
tizia
Suche im WerkInformationen zum Werk
Download dieses Werks
XML (TEI P5) ·
HTML ·
Text Metadaten zum WerkTEI-Header · CMDI · Dublin Core Ansichten dieser Seite
Voyant Tools ?Language Resource Switchboard?FeedbackSie haben einen Fehler gefunden? Dann können Sie diesen über unsere Qualitätssicherungsplattform DTAQ melden. Kommentar zur DTA-AusgabeDieses Werk wurde gemäß den DTA-Transkriptionsrichtlinien im Double-Keying-Verfahren von Nicht-Muttersprachlern erfasst und in XML/TEI P5 nach DTA-Basisformat kodiert.
|
Insbesondere im Hinblick auf die §§ 86a StGB und 130 StGB wird festgestellt, dass die auf diesen Seiten abgebildeten Inhalte weder in irgendeiner Form propagandistischen Zwecken dienen, oder Werbung für verbotene Organisationen oder Vereinigungen darstellen, oder nationalsozialistische Verbrechen leugnen oder verharmlosen, noch zum Zwecke der Herabwürdigung der Menschenwürde gezeigt werden. Die auf diesen Seiten abgebildeten Inhalte (in Wort und Bild) dienen im Sinne des § 86 StGB Abs. 3 ausschließlich historischen, sozial- oder kulturwissenschaftlichen Forschungszwecken. Ihre Veröffentlichung erfolgt in der Absicht, Wissen zur Anregung der intellektuellen Selbstständigkeit und Verantwortungsbereitschaft des Staatsbürgers zu vermitteln und damit der Förderung seiner Mündigkeit zu dienen.
2007–2024 Deutsches Textarchiv, Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften.
Kontakt: redaktion(at)deutschestextarchiv.de. |